Itinerari Escursioni Isola d'Elba

Punto di partenza: Rio nell'Elba (178 m s.l.m.);
Punto di arrivo: Rio nell'Elba.
Lunghezza: 12.8 km. Grado di difficoltà: medio; Dislivello: m.610;
Quota max: Cima del Monte (516 m);
Tipo di terreno: 5.2 km asfalto 7.6 Km sentiero;
Interesse: storico, archeologico e panoramico

Punto di arrivo: Pomonte
Lunghezza: 15.8 km;
Grado di difficoltà: medio;
Dislivello: m.610;
Quota max: Monte Capanne;
Tipo di terreno: sentieri e mulattiere;
Interesse: storico, naturalistico e geologico.
Itinerari per Escursioni in Mountain Bike sull’Isola d'Elba

Punto di arrivo: Marina di Campo;
Lunghezza: 55 km;
Grado di difficoltà: impegnativo;
Dislivello complessivo: m.1645;
Quota max: Monte Maolo (749 m);
Tipo di terreno: asfalto,sentiero, piste forestali fondo compatto;
Interesse: naturalistico e panoramico

Tipologia: 30% su asfalto; 70% su sterrato;
KM : 17 circa;
Durata: 2 ore e 30 minuti ;
Difficoltà: massima;
Data la morfologia della zona , questa escursione è particolarmente indicata per bikers allenati.
Oltre al Mare all'isola d'Elba

I FANGHI DEL BENESSERE I Romani, che dopo i Liguri e gli Etruschi dominarono l’Elba per secoli, furono tra i primi ad intuire gli effetti benefici e salutari delle cure termali. Nell’antichità, il segno della romanizzazione era costituito proprio dalla presenza dei bagni pubblici, dove donne e uomini, in fasce orarie diverse, potevano usufruire di bagno e sauna. Portoferraio, la romana Fabricia, divenne grande soprattutto in Età Augustea, quando i potenti di Roma la prescelsero costruendovi le ville dove la famiglia imperiale e la corte venivano a riposare e dove spesso erano confinati i personaggi sgraditi all’Imperatore. Resti di ville di notevoli dimensioni, sulle quali continua ad aleggiare la leggendaria storia d’amore della principessa Alba, sono ancor oggi visibili sul promontorio delle Grotte e alla Linguella, nella punta estrema del porto mediceo dove regna la torre ottagonale del Martello, l’antico bagno penale. Al Centro, a circa mille metri dal golfo, davanti ad una distesa azzurra regno di aironi e gabbiani, sorgono, su di un bacino termale di 5 ettari, circondate da un meraviglioso parco di eucalipti, le Terme di S. Giovanni, Centro talassoterapico tra i più importanti del Mediterraneo occidentale. Superato il vialone d’ingresso, il visitatore deve solo lasciarsi guidare dall’intenso profumo degli alberi che avvolge tutta l’area, una delle ultime zone umide dell’isola. Pieno di sole, di rena e d’erba risecca, il parco delle Terme ti accompagna fino al mare: una laguna dove il silenzio è sovrano e forte è l’odore del salmastro, delle alghe e delle resine. Un’incantevole oasi naturale, resa ancora più suggestiva in lontananza dalle maestose linee del Falcone, della Stella e della Linguella, le fortificazioni di Cosmopoli, città eretta nel 1548 da Cosimo de’ Medici. Il prezioso fango marino di S. Giovanni – dove si praticano bagni di acqua di mare (talassoterapia), talvolta associati ai bagni di fango (fangoterapia) – è classificato ad alto potenziale scientifico, tanto da risultare, con quelli di Cervia e di Margherita di Savoia, tra i primi tre del Paese. Il parco delle terme gode di un fascino particolare. Consente di abbinare al trattamento terapeutico ore di piacevole e confortevole relax. Un angolo di natura incontaminato che suoni, colori, profumi e l’aria stessa rendono un vero e proprio toccasana per chi desidera ritemprare mente, spirito e corpo. Anche nelle ore più calde, a pelo d’acqua, con un po’ di pazienza può capitare di ammirare ad occhio nudo le planate di garzette e cormorani ed i saltelli piumati degli aironi cinerini che spesso si calano costeggiando la laguna ricchissima di plancton, in cerca di cibo. Lo spettacolo che si apre all’occhio e’ emozionante. A levante il ventre obeso di Monte Grosso. A sinistra la marina di Punta della Rena, solitario paradiso di gabbiani e uccelli di passo, ombreggiate da basse e nodose tamerici. Al centro un panno di mare.